La rivista marocchina *Médias24* ha riferito il 28 ottobre che il Marocco ha introdotto un quadro giuridico (Loi 82-21) nel 2023 per incoraggiare le imprese e gli individui a generare la propria elettricità, consentendo l'autoconsumo o la vendita dell'energia in eccesso alla rete, con l'obiettivo di promuovere lo sviluppo delle energie rinnovabili. Tuttavia, i relativi regolamenti e misure di sostegno sono ancora incompleti e i progressi effettivi sono stati lenti.
Secondo la legge, i progetti di auto-produzione con una capacità di sistema inferiore a 11kW possono essere collegati alla rete in bassa tensione solo con un processo di richiesta semplificato; i progetti con una capacità compresa tra 11 kW e 5 MW richiedono un "permesso di accesso alla rete"; e i grandi progetti che superano i 5 MW devono passare attraverso un processo di "autorizzazione" per connettersi alla rete a media- o alta-tensione.
L'articolo analizza che se l'auto-generazione fosse effettivamente promossa, si potrebbe alleviare la pressione sulle centrali elettriche centralizzate, migliorare la resilienza del sistema energetico e promuovere lo sviluppo delle energie rinnovabili. Tuttavia, al momento esistono molteplici sfide, tra cui un limite del 20% sulle vendite di energia in eccesso, complesse procedure di connessione alla rete, la mancanza di strutture di stoccaggio dell’energia e meccanismi di compensazione e tariffazione poco chiari.
Per le piccole e medie-imprese e gli utenti residenziali, nonostante le procedure siano semplificate per i piccoli progetti, i ritorni economici derivanti dalla vendita dell'elettricità in eccesso rimangono limitati. Nel complesso, il settore dell'elettricità autoprodotta in Marocco si trova ancora ad affrontare il dilemma pratico di "un quadro giuridico in vigore ma un'attuazione lenta".




